Il microcredito italiano a sostegno del futuro di tutti

In occasione della sesta Giornata Europea della Microfinanza 2020 (organizzata da EMN, www.european-microfinance.org), RITMI – Rete Italiana Microfinanza (www.ritmi.org) di cui fa parte anche MECC lancia oggi, 6 novembre,  una campagna sui social media attraverso un video per promuovere il microcredito quale strumento utile per un rilancio dell’economia italianaIl nostro contributo per la ripresa dell’Italia [2’09].
Bello che questo lancio coincida esattamente con il primo compleanno della trasformazione di MECC in impresa sociale.

Dal comunicato stampa di Ritmi del 3/11/2020. ‘Il settore del microcredito in Italia sta dimostrando in modo convincente la sua resilienza durante l’attuale crisi, unendosi per superare le pressioni finanziarie, imparando costantemente gli uni dagli altri e, soprattutto, lavorando instancabilmente per rimanere sempre in contatto con le persone in povertà o escluse finanziariamente. Per il Presidente di RITMI, Giampietro Pizzo, questa giornata è “utile per sensibilizzare il pubblico più ampio sull’impatto sociale che la microfinanza può avere sull’economia italiana così colpita dalla crisi. È utile altresì ricordare ai responsabili politici che l’intervento pubblico a favore della microfinanza si traduce in concreti risultati sociali positivi”.

La condizione di esclusione finanziaria coinvolge in Italia un numero molto elevato di persone e imprese ed è doppiamente invalidante: da un lato, essa si ripercuote sull’effettiva equità socio-economica, intesa come pari opportunità di accesso a servizi essenziali per la persona; dall’altro, essa ostacola pesantemente la possibilità da parte di micro e piccoli imprenditori di contribuire attivamente alla vita economica del Paese e al benessere delle comunità sociali di appartenenza. Il microcredito non è da intendersi semplicemente quale credito di piccolo ammontare ma è soprattutto attenzione alla persona, che porta ad accogliere, ascoltare e accompagnare chi si rivolge alle istituzioni di microfinanza, fino alla chiusura del programma di credito, e anche dopo, all’interno di un modello di sviluppo delle comunità locali, basato su equità, solidarietà e sostenibilità ambientale.

Il percorso iniziato nel 2010 (modifica del Testo Unico Bancario), reso operativo nel 2014 (emanazione dei decreti attuativi) e che ha portato nel 2016 all’avvio da parte di Banca d’Italia dell’elenco degli Operatori di Microcredito (12 quelli attualmente riconosciuti) richiede oggi di essere continuato e reso più agevole e proficuo attraverso una revisione puntuale dei decreti attuativi alla luce dell’esperienza maturata in questi anni. Appare chiaro inoltre che questo intervento normativo (per meglio definire l’ambito all’interno del quale operare e per ridurre vincoli e semplificare procedure) dovrà essere accompagnato da un’azione di sistema in grado di incidere in profondità sul fenomeno dell’esclusione finanziaria: ciò potrà avvenire solo se diverse misure pubbliche relative al welfare e alle politiche attive del lavoro, a livello regionale e nazionale, dialogheranno operativamente con l’azione degli intermediari finanziari specializzati e socialmente orientati a contrastare l’esclusione finanziaria. Un’azione di sistema, e non un intervento occasionale e straordinario, in grado quindi di rendere ampia, strutturata e permanente l’offerta di microcredito e di microfinanza.

Nella conferenza stampa organizzata da Ritmi questa mattina sottolineate le tre necessità evidenziate anche nel video: migliorare le possibilità di finanziamento degli operatori stessi, sostenere meglio i servizi ausiliari e adottare la definizione dell’Unione Europea per l’individuazione dei soggetti a cui erogare il credito.
Inoltre emersa come debba essere massima l’attenzione da porre per prevenire il rischio di fenomeni di usura alla luce della riduzione di liquidità degli imprenditori e l’impoverimento dei lavoratori, dovuti al fermo delle attività per l’emergenza sanitaria in corso: anche da questo punto di vista il microcredito può risultare uno strumento prezioso.
Per approfondimenti:
comunicato stampa Ritmi 3/11/2020
“Covid 19, il microcredito come strumento contro la crisi” (articolo di Sara Fornaro, Città Nuova, 6/11/2020)

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