Capacity: rigenerazione urbana e contrasto alle disuguaglianze a Messina

Il progetto Capacity promuove a Messina processi di rigenerazione urbana tesi a eliminare insediamenti caratterizzati da baracche e costruzioni fatiscenti della città risalenti al dopo terremoto del 1908.

capacity03Approvato con un co-finanziamento governativo di circa 18 milioni di euro nell’ambito del Programma Straordinario di Riqualificazione e Sicurezza delle Periferie Urbane, si avvia nell’aprile del 2017 con durata iniziale di trenta mesi. La partnership del progetto è composta da organizzazioni dell’economia sociale e istituzioni pubbliche, con capofila il Comune di Messina, e utilizza un approccio integrato per contrastare le diseguaglianze di ricchezza e opportunità.
Si articola in sette progetti di ricerca-azione e promuove in modo interdipendente:
-la creazione di sistemi urbani e socio-economici di qualità e capaci di generare forme alternative dell’abitare, del lavorare nonché della socialità e conoscenza;
-progetti personalizzati e comunitari che facilitino la possibilità di ripensare e ricostruire la propria vita e quella delle proprie famiglie.

Dopo più di due anni (dati di ottobre 2019) risultano 171 i nuclei familiari che hanno acquistato un’abitazione propria (49 nuclei) o che il Comune di Messina ha riconosciuto come titolari di un alloggio popolare (122 nuclei).

Approfondimenti in Riqualificazione urbana e lotta alle diseguaglianze. L’approccio delle capacitazioni per la valutazione di impatto del programma messinese (di Liliana Leone e Gaetano Giunta, Horcynus Digital Editions Civil Economy, Messina, 2019) [e-book scaricabile gratuitamente a questo link ].

Quale il ruolo specifico di MECC? È quello di attore di finanza etica dedicato, in grado di individuare soluzioni flessibili e personalizzate per i beneficiari di Capacity. Gli abitanti infatti delle baraccopoli sono quasi sempre considerati non bancabili dagli istituti di credito tradizionali e senza una forte azione di consulenza finanziaria e di accompagnamento, per la maggior parte di loro sarebbe impossibile acquistare l’abitazione.

In questi anni MECC ha svolto le azioni di microcredito propedeutiche al possibile acquisto di un’abitazione tramite capitale di capacitazione: tipicamente attivazione di un prestito a copertura delle spese inziali per il compromesso. Spesso è necessario anche costruire percorsi per la ristrutturazione di precedenti debiti al fine di poter procedere poi all’accensione del mutuo. Inoltre, nel corso di tale processo di inclusione finanziaria alcuni nuclei familiari sono accompagnati e scelgono percorsi di regolarizzazione delle loro attività lavorative e di emersione del lavoro “in nero”.

I finanziamenti che MECC eroga anche a favore di persone fisiche con il cosiddetto “microcredito sociale” hanno queste caratteristiche:
a) un ammontare non superiore a euro 25.000,00 anche a soggetti non assistiti da garanzie reali dei beneficiari (grazie all’istituzione di un fondo di garanzia – “Fondo Capacity” – pari a 200mila euro);
b) erogazione di finanziamenti in favore di persone fisiche esplicitamente orientati a rendere esigibili i diritti costituzionalmente dei soggetti più fragili e più esclusi (per salute, abitazione, accesso alla formazione, affettività).
Nel caso delle richieste di finanziamento per le finalità indicate all’articolo 2, comma 1, lettera d) e nell’articolo 5 del D.M. 17 ottobre 2014, n. 176 sono stati effettuati non meno di n. 2 colloqui, ad eccezione dei servizi ausiliari erogati per le persone e le famiglie beneficiarie del programma Capacity per le quali i servizi ausiliari sono stati erogati tramite progetti personalizzati multidimensionali gestiti da i mediatori socio-culturali appartenenti alle organizzazioni partner sociali del progetto Capacity, per altro soci della MECC.

Dal Bilancio sociale 2020: “L’efficacia del programma Capacity e più specificatamente dei servizi di microcredito erogati dalla MECC secondo una metodologia di progettazione personalizzata sono stati, come già riferito nel Paragrafo 1, oggetto di studi specifici regolarmente pubblicati. Per tutte le tipologie di microcredito i servizi di accompagnamento post-erogazione dei finanziamenti sono stati fortemente potenziati. A fronte di minori erogazioni i servizi ausiliari sono stati potenziati del 67%. Tutti i servizi ausiliari post-erogazione sono stati documentati da apposita scheda dettagliata di rilevazione e sono stati orientati per le aziende che di più hanno sofferto della crisi socio-economica che ha accompagnato e che seguirà la crisi sanitaria a individuare nuovi mercati di tipo “relazionale”. La chiusura prolungata delle attività commerciali ed imprenditoriali, infatti, sta determinando un altissimo rischio di moltissime micro-imprese, soprattutto di quelle che operano in mercati deboli come quelli di molte aree interne della Sicilia. La sig.ra A.V., ad esempio, è una donna nigeriana, sposata con due figli, titolare di un bar – pasticceria sito a Niscemi, in Provincia di Caltanissetta, già beneficiaria della MECC nell’agosto del 2017.Con l’esplosione della crisi sanitaria l’impresa ha manifestato importanti criticità dovute ad una riduzione della propria domanda di mercato costituita prevalentemente dai concittadini che per motivi lavorativi non risiedono più nella città natale e che rientrano periodicamente durante le festività. Le difficoltà negli spostamenti insieme alle continue chiusure delle attività hanno determinato un importante riduzione delle vendite.
La MECC, attraverso i propri servizi ausiliari e all’interno delle attività svolte dal Distretto Sociale Evoluto, si è attivata per individuare nuove commesse che, da un lato hanno permesso di rafforzare i circuiti commerciali e dall’altro sono stati capaci di valorizzare gli importanti saperi artigianali dell’impresa. A fine 2020, infatti, la sig.ra A. V. ha svolto, a Messina, nell’ambito di un progetto di lotta alla povertà educativa, denominato ConTatto, due laboratori educativi sulle tecniche di pasticceria e cake design rivolti alle mamme ed ai figli che vivono in quartieri di periferia della città. In occasione degli stessi laboratori la MECC ha anche organizzato una piccola degustazione finalizzata a far conoscere i prodotti artigianali della Sig.ra A. V. ad alcuni ristoratori della città di Messina che operano da tempo all’interno del circuito di SlowFood nazionale. L’azione della MECC, dunque, ha permesso all’impresa, di far fronte alle proprie criticità e di espandere la rete dei propri mercati “relazionali”, ed alla Sig.ra A. V., di accrescere le proprie capabilities, valorizzando al meglio le proprie capacità manuali e la diversa cultura. Analogamente, in molti altri casi, i beneficiari sono stati accompagnati a sviluppare mercati pensati come beni “relazionali” e non come risultati di dinamiche competitive profondamente entrate in crisi per altro a causa della pandemia.”

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MECC - Microcredito per l'Economia Civile e di Comunione